La storia del Frantoio Valluzzi inizia nel 1956, quando Angelo decide di affiancare la produzione di olio alla commercializzazione di olive majatiche, una cultivar tipica della zona di San Mauro Forte, piccolo paese delle colline che circondano Matera, ricca di ulivi secolari.
Di padre in figlio, l’azienda passa nelle mani del nipote Angelo, che un po’ alla volta introduce cambiamenti nella lavorazione delle olive e macchinari più evoluti (impianti a ciclo continuo con spremitura a freddo), crea il marchio di famiglia “La majatica” e inizia a produrre un olio extravergine che viene venduto in tutta Italia e all’estero.
Un olio pluripremiato (i premi più recenti: primo posto al premio Regionale Olivarum di Basilicata, e medaglia Extragold al Biol 2014) e citato nelle guide dedicate ai migliori oli extravergini del mondo (da Flos Olei a Slow food, dal Gambero Rosso Oli al Zafferano Magazine).
E il lavoro di innovazione continua: pochi anni fa Angelo ha avviato la conversione dei terreni al biologico e i prossimi passi prevedono l’acquisto di macchinari nuovi che usano biocombustibili e favoriscono il risparmio energetico.
“Grazie ai saperi e ai valori di mio padre e di mio nonno, sono riuscito a puntare su un prodotto di qualità e creare un’azienda di successo. Uno dei grandi regali di questo lavoro è la felicità che provo quando sento l’odore dell’olio e seguo con scrupolosità tutte fasi della sua lavorazione, ma anche quando i clienti mi dicono di somigliare a mio nonno, che mi ha insegnato l’onestà, la serietà, e la capacità di curare i rapporti umani, alla base di ogni lavoro”, dice Angelo.
Di padre in figlio, l’azienda passa nelle mani del nipote Angelo, che un po’ alla volta introduce cambiamenti nella lavorazione delle olive e macchinari più evoluti (impianti a ciclo continuo con spremitura a freddo), crea il marchio di famiglia “La majatica” e inizia a produrre un olio extravergine che viene venduto in tutta Italia e all’estero.
Un olio pluripremiato (i premi più recenti: primo posto al premio Regionale Olivarum di Basilicata, e medaglia Extragold al Biol 2014) e citato nelle guide dedicate ai migliori oli extravergini del mondo (da Flos Olei a Slow food, dal Gambero Rosso Oli al Zafferano Magazine).
E il lavoro di innovazione continua: pochi anni fa Angelo ha avviato la conversione dei terreni al biologico e i prossimi passi prevedono l’acquisto di macchinari nuovi che usano biocombustibili e favoriscono il risparmio energetico.
“Grazie ai saperi e ai valori di mio padre e di mio nonno, sono riuscito a puntare su un prodotto di qualità e creare un’azienda di successo. Uno dei grandi regali di questo lavoro è la felicità che provo quando sento l’odore dell’olio e seguo con scrupolosità tutte fasi della sua lavorazione, ma anche quando i clienti mi dicono di somigliare a mio nonno, che mi ha insegnato l’onestà, la serietà, e la capacità di curare i rapporti umani, alla base di ogni lavoro”, dice Angelo.